ATHANASIUS KIRCHER E L'ANSIA ETNODEMOLOGICA


Molti anni fa il gesuita Athanasius Kircher mi affascinò per la sua smisurata ansia enciclopedica - a volte surreale - e per il modo con cui trattava ogni forma di sapere e ne raccoglieva strumenti, tracce e modelli organizzati in un museo del “meraviglioso” nella Roma seicentesca. 
Qualche decennio dopo mi sono ritrovato a praticare questa mia similare passione in Calabria (insieme ad altri, toccati da questo insopprimibile morbo esplorativo e conoscitivo, sodali dell'Istituto IRAMICove ho iniziato a scoprire individuare, raccogliere e archiviare materiali audiovisivi colmi di meraviglie etnodemologiche, altrettanto sorprendenti e degne di essere tramandate.
Il lavoro di acquisizione, catalogazione e indicizzazione di materiali etnodemologici è visibile nel sito web IRAMIC, nei blog ad esso collegati e riscontrabile nei rapporti allacciati con altri archivi nazionali e internazionali. 
Attualmente dirigo l’organizzazione di IRAMIC, sia per tutta la parte gestionale, sia per l’acquisizione diretta di nuovi materiali, in massima parte etnodemologici. 
Da qualche anno la mia quarantennale ricerca sui mandala si è articolata ed arricchita focalizzandosi su tematiche etnodemologiche, in specie su alcuni estremi riti devozionali  che si svolgono in Calabria, in Italia e altrove.